Titolo
Collegamento di un interruttore start e stop
Funzionamento, utilizzo e collegamento di un interruttore di sicurezza start stop per elettroutensili
Gli interruttori di sicurezza start e stop vengono solitamente utilizzati per uso professionale: quadri di comando, scatole di derivazione, cantieri, laboratori, elettroutensili, betoniere o su applicazioni pericolose come le affettatrici.
Com’è fatto un interruttore start e stop
L’interruttore di sicurezza è formato sostanzialmente da un interruttore automatico on – off con all’interno una bobina collegata a dei terminali.
All’attivazione dell’interruttore, premendo il tasto ON evidenziato dal simbolo “I” solitamente di colore verde, la bobina viene messa in eccitazione facendo collegare i poli dei terminali di uscita e accendendo l’applicazione collegata.
Premendo il tasto OFF, con il simbolo “O” solitamente di colore rosso, la bobina viene disgiunta togliendo alimentazione alla macchina e spegnendola.
Questo tipo di interruttori vengono definiti interruttori di sicurezza in quanto la bobina viene disgiunta anche in caso di sovraccarico o cortocircuito impedendo la riaccensione accidentale anche dopo il ripristino della corrente. Per riattivare l’applicazione dovrà essere nuovamente premuto il tasto ON.
Esistono varie tipologie di interruttori di sicurezza monofase, trifase, con fissaggio a vite o snap-in, con contatto remoto, waterproof, con fungo d’emergenza etc.
In questo articolo spiegheremo il collegamento di un interruttore start e stop monofase a 4 pin che è tra i più diffusi.
Come si collega un interruttore di sicurezza start e stop
Innanzitutto prima dell’installazione bisogna verificare che il carico di assorbimento dell’utenza finale non sia superiore a quello prescritto.
Sulla targa dati elettrici vengono riportati tutti i vari amperaggi minimi e massimi, con le relative tensioni a seconda dei vari marchi di approvazione e del mercato in cui vengono venduti.
Oltre ai dati elettrici sulla targa viene riportata la temperatura massima di funzionamento, il numero di manovre massimo on-off per cui è garantito e lo schema elettrico di collegamento.
Sullo schema elettrico sono indicati i terminali IN e OUT (ingresso/uscita) con il numero di riferimento dei pin, che sono indicati anche sul retro in corrispondenza dei terminali solitamente da 6.3×0.8mm.
Per il collegamento dell’interrutore start e stop vengono inseriti i due cavi dell’alimentazione con faston femmina da 6.3 sui pin d’ingresso, linea e neutro (colori), mentre due cavi vengono collegati ai pin di uscita e poi all’utenza che dovrà essere collegata di cui è atto alla sorveglianza.
Nella versione a 5 pin c’è un pin laterale da 2.8×0.5 che può essere collegato a un remoto per comandare l’interruttore a distanza.
Nel caso si abbiano 5 pin ma non si voglia collegare alcun controllo remoto andrà fatto un ponticello tra un pin di uscita e il 5° pin per chiudere il circuito. Se non viene collegato l’interruttore fungerà da pulsante momentaneo, quindi funzionerà solo tenendo premuto il tasto “I”.
Le varianti con il fungo d’emergenza hanno solo un design differente, il fungo permette una maggiore accessibilità in caso di emergenza. Schiacciandolo si disarma l’interruttore immediatamente e per riarmarlo bisognerà riaprire il coperchio e attivarlo manualmente. Esistono inoltre le versioni trifase con 6 pin per le apparecchiature trifase.